Da settimane, al suono della campana, la comunità di Piaggine si ritrovava a pregare in chiesa e si appellava al buon cuore del vescovo della diocesi di Vallo della Lucania perché non rimuovesse don
A Roma striscione di solidarietà per don John |
John dalla parrocchia di Piaggine.
Don John, che aveva saputo entrare in sintonia con i fedeli ed accendere nuove speranze di riscatto spirituale e sociale, sarebbe stato trasferito dopo solo un mese dalla nomina.
Mentre preghiere e canti si levavano al Cielo, un cupo silenzio, premonitore di cattivi presagi, aleggiava sui fedeli. Infatti sua Eccellenza don Ciro Miniero decide di destituire don John e di nominare parroco di Piaggine don Loreto che è già a capo delle parrocchie di Laurino e Campora. Il popolo di Piaggine, deluso ed amareggiato, cerca di far sentire la propria voce tramite i mass-media e si appella al Papa con una missiva. Ancora una volta: silenzio da parte delle gerarchie ecclesiastiche; anzi per tutta risposta si mettono i lucchetti alla porta ed al cancello della chiesa per impedire le veglie di preghiera e per imbavagliare chi protesta pacificamente. Il popolo di Piaggine, sconcertato si chiede il perché succede tutto ciò, perchè don Loreto dovrebbe essere più degno o maggiormente capace di don John e perché accetta di sostituirsi ad un suo "fratello"; dov'è il rispetto e l'amore cristiano; quali sono i giochi di potere della Curia. Il popolo di Piaggine sa che Iddio è onnipresente e sa che lo ascolta anche dalla sala polifunzionale del Conune, dove si reca per continuare la veglia di preghiere e di protesta e dove, con dignità, mostra che, nel terzo millennio, è assurdo che qualcuno possa imbavagliarlo togliendogli il diritto di essere vero cristiano.
Gilda
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