La vita di Santa Filomena di Roma è avvolta dal mistero poiché i suoi resti furono rinvenuti nel 1802 nelle catacombe di Priscilla, ma senza la scritta martyr, il che fece pensare che non si trattasse di una martire.
Successivamente, con studi più approfonditi dei reperti archeologici, si capì che le tegole del sepolcro che portavano la scritta Lumena pax te cum fi. erano state riutilizzate sul sepolcro di una fanciulla morta nel IV sec. d.C., ma appartenevano ad un sepolcro precedente, probabilmente quello di Santa Filomena, e ,dato che erano state riposizionate, chi aveva cementato le tegole aveva sbagliato l'ordine di sequenza che doveva essere :Pax tecum Filumena ossia La pace sia con te Filomena.
Inoltre si appurò che l'ampolla trovata nel sepolcro non conteneva sangue della martire, come si era creduto in un primo momento, ma profumi rappresi tipici delle sepolture dei primi cristiani.
Per questi motivi, il nome della Santa, negli anni sessanta, venne rimosso dal calendario, nonostante fosse venerata in molte zone dell' Itralia meridionale in particolare e nonostante la devozione di molti papi.
La storia di Santa Filomena si può ricavare dalla rivelazione che suor Maria Luisa di Gesù, sua fervente devota, ebbe nel 1833.
Si narra che Filomena fosse la figlia del re greco dell'isola di Corfù a cui Diocleziano aveva dichiarato guerra ingiustamente; a tredici anni ella si recò a Roma, assieme ai genitori che dovevano incontrare l'imperatore per trattare la pace.
Diocleziano si invaghì della bella fanciulla e voleva farla sua offrendole il trono di imperatrice, ma Filomena, avendo consacrato la sua verginità a Cristo, non accettò e perciò subì una serie di torture: flagellazione con guarigione, annegamento con rottura dell’ancora, saettamento con deviazione delle frecce e infine decapitazione.
E' per questo che due ancore, tre frecce, una palma e un fiore sono simboli che erano raffigurati sulle tegole del cimitero di Priscilla e furono considerati come simboli del martirio.
Le reliquie ritrovate nel cimitero di Priscilla furono affidate al sacerdote Francesco Di Lucia che le collocò nella chiesa della Madonna delle Grazie di Mugnano del Cardinale dove la Santa viene ancora venerata.
In seguito a vari miracoli ed al riconoscimento della Chiesa, il suo culto si diffuse in Italia, in Francia ed in altri paesi.
A Piaggine Filomena è la Santa maggiormente venerata e si festeggia il 23 agosto di ogni anno richiamando molti turisti ed emigrati che ritornano a festeggiarla da ogni parte del mondo.
Quest'anno i giovani di Piaggine con spirito di amicizia e di devozione hanno rappresentato la storia della Santa (l'opera) di cui vi proponiamo alcune immagini. Altre foto rappresentano i suoi festeggiamenti con le "cente" e la processione.
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Foto di : Gilda Petrone, Graziella Vairo, Nadia Petraglia e De Lisa Nicola
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