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martedì 19 giugno 2012

Si girerà tra Piaggine e Campora il film " NON E' PIU' TEMPO DI MARTIRI"-Regia Massimo Smuraglia

 Dal 21 luglio al 5 agosto, nel Cilento, tra Piaggine e Campora, si girerà il film "NON E' PIU' TEMPO DI MARTIRI" con la Regia di Massimo Smuraglia. 

Non conosco la trama del film, ma sicuramente , a giudicare dal titolo, sarà un'esaltazione della figura del frate cappuccino Giuseppe Feola, nato a Campora, vissuto tra il 1813 ed il 1863, animato da ardore religioso e da fervore patriottico e dedito ai poveri che provvedeva anche ad istruire.

Egli, che pure faceva parte del clero, ebbe il torto di scrivere un libro contro il potere temporale del papa e di inneggiare a Vittorio Emanuele II. e perciò fu sorvegliato e costretto dalle autorità a peregrinare da un convento all'altro.

Da liberale, si contrappose ai Borbone, ormai in esilio  e quindi subì la vendetta dei briganti che parteggiavano sia per Francesco II di Borbone che per il papa.

Il film sarà  un'esecrazione del fenomeno del brigantaggio e della figura del capobrigante piagginese Giuseppe Tardio che ordinò di fucilare il frate?
-Così racconta A. Caiazza: "Il padre Giuseppe Feola fu messo nella piazza con le spalle al muro e tre briganti... eseguirono la sua fucilazione. Ma le pallottole sparategli al petto non bastarono a uccidere il cappuccino. La cosa fu riferita al maggiore Tardio che ordinò di finirlo a colpi di stilo ( e secondo la versione di Raffaele Lettieri- poi smentita in fase processuale- lo stesso Tardio, quasi indispettito che il padre non volesse morire, gli diede un colpo di sciabola finendolo).-

Oppure sarà un'analisi storicamente rivisitata della situazione socio-economica del Regno delle Due Sicilie sottoposto all'invasione sabauda  ed all'imposizione di nuove leggi, estranee ed inique, alle popolazioni del Sud? Leggi e provvedimenti che porteramnno alla nascita dell' annosa questione meridionale ancora irrisolta?

Rappresenterà questo film la storia "dei senza storia" ossia dei piccoli contadini, dei braccianti e di  tutta la povera gente analfabeta, costretta a subire  una doppia violenza: da un lato le vessazioni dei Piemontesi  e dall'alro le prepotenze  dei briganti?


La realtà storica non è un'immagine piatta, ma è poliedrica, formata da mille sfaccettature di cui bisogna tener conto, se si vuole fornire una visione corretta degli avvenimenti passati!








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