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giovedì 3 ottobre 2019

Don John: un po' di storia

Frammenti di storia: il parroco calciatore

 Da quando don John è giunto in Italia unanimi sono le lodi per il suo apostolato.didascalia
Da infocilento:
Don John, il parroco calciatore. Quando Don John, giovane prete di origini colombiane e reggente della parrocchia di Stella Cilento, qualche settimana fa, con la maglietta numero 13 dell'A.R. Stella Cilento, ha fatto il suo esordio ufficiale, in una partita del campionato provinciale di seconda categoria, in pochi credevano a ciò che stava accadendo.
E, invece, padre John Fredy Gutierrez Sanchez, è stato regolarmente tesserato dalla prima squadra di calcio del piccolo centro cilentano, diretta dal presidente Valerio Gozza, e la domenica, dopo aver celebrato messa, viene convocato e si unisce ai suoi compagni di squadra. Quella per il calcio è "una passione nata quando ero in seminario nel mio paese " afferma con orgoglio don John " e, oggi, grazie ai cittadini di Stella Cilento riesco a portare avanti". Padre John, 28 anni, scende in campo con la maglia numero 13 per la sua forte devozione a San Antonio da Padova e preferisce giocare in attacco, seguendo, forse, le orme del suo connazionale e concittadino Asprilla, attaccante del Parma degli anni '90, nativo del suo stesso paese, Tulua Valle. Tifa Juventus e segue con ammirazione il difensore dell'Inter Cordoba, per il suo impegno verso la Colombia. Durante la settimana, don John partecipa agli allenamenti con grande impegno, sudando e correndo avanti e indietro per il campo. Lo scorso dieci dicembre, quindi, fa l'esordio ufficiale a Futani, con la sua squadra in svantaggio di quattro gol e con un uomo in meno, a dieci minuti dal termine. "E' stata una bellissima esperienza entrare in campo e giocare " ricorda il parroco " prima per me e, poi, per la gente che non riusciva a credere che un prete potesse giocare". Anche il Vescovo della diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Giuseppe Rocco Favale, ha accolto con favore la scelta di padre John. "Il nostro Vescovo tiene moltissimo alla promozione dello sport nei seminari e attraverso gli oratori " spiega " So che mi prende in giro per qualche chilo di troppo e per la mia forma atletica non eccellente". Poi, don John, afferma che la sua scelta deve servire anche "per far capire che il sacerdote è una persona come le altre, è un amico e che è possibile portare la parola di Dio attraverso il contatto diretto con la gente. Oltre alla Chiesa ci sono anche altri momenti importanti per crescere, come ad esempio lo sport. Da quando ho cominciato a giocare la gente e i giovani in particolare si sono avvicinati ulteriormente alla messa domenicale e ai sacramenti". Il sogno, magari, è fare un gol in campionato. "Spero di riuscire anche a fare un gol prima del termine del campionato" è l'augurio del parroco di Stella Cilento." Mi diverto molto a giocare anche se non mi ritengo all'altezza dei miei compagni di squadra". In paese tutti fanno il tifo e vogliono molto bene a padre John, arrivato due anni fa per coprire il ruolo di don Salvatore Merola, storico parroco di Stella Cilento. "Don John si sta muovendo bene nella nostra comunità e fa sentire forte la sua presenza ", afferma Gerardo Miglino, che è anche uno dei dirigenti della A.R. Stella Cilento . Si è integrato bene e ha già provveduto a rispolverare il convento di San Bernardino dove ha creato un oratorio. In un paese intero che gioca a calcio era logico che anche il nostro parroco scendesse in campo. Voglio evidenziare che nel nostro comune, che ha appena 800 residenti, esistono ben tre squadre di calcio, quelle ufficiali di seconda e terza categoria, più un'altra squadra non ufficiale formata anche da ex calciatori, e con tanti giovani che si stanno facendo largo. La presenza nella nostra squadra di don John rende ancora più composti gli atteggiamenti dei nostri calciatori e anche le sconfitte più amare vengono accettate in maniera diversa". 
Giuseppe Feo








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