Piaggine-Seconda domenica di astensione dal rito religioso
I fedeli protestano: don Loreto lascia la chiesa |
Molti e diversificati sono gli appelli che il popolo di Piaggine rivolge al vescovo di Vallo della Lucania affinché receda dalla decisione di affidare a don Loreto-già parroco di Campora e Laurino- le parrocchie di Piaggine e Valle dell'Angelo. Lo stesso sindaco Guglielmo Vairo, condividendo le motivazioni dei propri cittadini, convoca un consiglio comunale per discutere dell'argomento e, successivamente, si reca, con una delegazione di cui fanno parte anche alcuni consiglieri dell'opposizione, dal vicario del vescovo per perorare la causa dei fedeli.
L'incontro si conclude in nulla di fatto, anzi il vicario don Cosimo, che già a Piaggine aveva invitato i fedeli a "rimboccarsi le maniche e fare qualcosa" da buoni battezzati, invita ad accettare don Loreto ed a presenziare ai riti religiosi adducendo come giustificazione il fatto che la diocesi non dispone di un numero di sacerdoti tale da poterne destinare uno per ogni paese.
La comunità non ci sta, ritiene di essere stata già penalizzata nel passato, che senza una sicura, costante guida spirituale, il paese possa ripiombare nel buio della routine quotidiana, fatta di riti freddi e formali.
Don John, che era stato alla guida della parrocchia per solo poche settimane, era riuscito ad accendere nei cuori dei fedeli una luce di speranza, era riuscito ad entrare in sintonia con le persone ed a regalare loro una parola di conforto, a permeare l'atmosfera di un caldo afflato di umanità : perché il vescovo l'ha avocato a sé senza neanche permettergli di salutare i fedeli? Perché destinarlo a Rocca d'Aspide dove già c'è un sacerdote?
In un paese destinato ad un veloce decremento demografico, che ha sofferto e soffre il fenomeno dell'emigrazione, dove c'è un elevatissimo tasso di disoccupazione, dove vengono meno i servizi essenziali, dove ci si sente distanti mille miglia dal capoluogo poiché le strade provinciali si stanno trasformando in tortuose mulattiere; in tale contesto l'indifferenza della chiesa viene vissuto come l'ennesimo colpo di grazia.
I popolo non ci sta e,per la seconda domenica,diserta la funzione religiosa, non entra in chiesa e don Loreto, dopo aver atteso invano 40 minuti, esce dalla chiesa vuota,senza aver celebrato messa, mentre i fedeli , sotto un cielo plumbeo e piovigginoso intonano inni religiosi.
Non sappiamo quale sarà la conclusione di questa vicenda, ma comunque vada il popolo di Piaggine ne uscirà vincitore perché ha saputo unirsi, lasciando da parte i settarismi, perché è stato tenace e solidale nel perseguire obiettivi che appartengono a tutta la comunità e non al singolo.
P.G.