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martedì 27 agosto 2019

Processione di Santa Filomena a Piaggine 2019-Parte prima: Il culto e le "cente"


Il culto di Santa Filomena a Piaggine




Il culto di Santa Filomena a Piaggine

Statua di Santa Filomena

Santa Filomena, nel piccolo borgo di Piaggine, si festeggia il giorno 23 agosto. Il culto di questa Santa risale a tempi remoti ed è particolarmente sentito dalla popolazione residente ed emigrata, tanto che il paese , nel giorno della festa ed in quelli precedenti, è gremito di turisti principalmente figli di emigrati.
Questa Santa è molto venerata nel nostro paese assieme alla Madonna del Carmine ed a San Nicola che  è il patrono. Prima del giorno dei festeggiamenti, nei vari vicinati, per la novena,  le donne cantano e pregano invocando l'intercessione della Vergine.
Il rito quest'anno è stato celebrato dal nuovo sacerdote don John Fredy Gutierrez Sanchez che ha guidato la processione con molta affabilità e simpatia.
La processione è stata particolarmente ricca di fedeli e ad impreziosirla c'erano oltre alla bellissima statua della Madonna,  le "cente" costruite dalle devote ed il palo  con nastri colorati portati dai bambini vestiti da angioletti  e dalla sig.ra Carmela che ha realizzato il tutto per devozione.

Chiesa di San Nicola

Celebrazione della S.Messa nella chiesa madre




I fedeli assistono al rito della S. Messa

Il palo contornato dagli angioletti

























La "centa"
Le "Cente"

Le cente sono costituite da un telaio in legno  che regge , a forma di barca,  cento candele colorate  ornate di nastri  e fiori
L'origine delle "cente" potrebbe essere collegata a riti pagani legati alla coltivazione del grano, alla mietitura ed alla rinascita della terra. Essa risalirebbe a riti propiziatori rivolti a Cerere (Demetra) , dea della terra e della fertilità , dei raccolti e della nascita. In  onore della dea venivano celebrati i Cerealia: una cerimonia legata al mito di Cerere  che cerca la figlia Proserpina, ricerca rappresentata dal vagabondare di donne che ,vestite di bianco, reggevano una torcia.
Alcuni studiosi fanno risalire l'origine al culto della dea Iside e ritengono che le processioni ed i canti derivino dal "Navigium Isidis" un corteo che portava un'imbarcazione colma di fiori ed offerte varie.
La chiesa cattolica ha assimilato questi riti trraducendoli in eventi liturgici e ciò è avvenuto anche per le "cente" del Cilento e della Lucania.
                                                                         Segue nella parte seconda.

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