BREVE STORIA DI SANTA FILOMENA
Sembra che la storia fosse rivelata ad una religiosa ,nell'anno 1833, dalla Santa stessa con queste parole: “Io sono figlia d’un Re della Grecia. I miei genitori erano sterili. Capitò fra noi un medico Romano chiamato Publio. I miei genitori lo fecero chiamare per conoscere da qual causa venisse la loro sterilità.
Questo medico era cristiano.<< Sire - rispose a mio Padre- se volete aver figli, dovete ricevere il santo Battesimo ed abbracciare la Religione Cattolica>>. I miei parenti subito acconsentiro-no; si fecero istruire e ricevettero il santo Battesimo. Un anno dopo io nacqui, e mi posero il nome di Filomena. A questo fatto molte famiglie del regno si fecero Cattoliche.
Arrivati in Roma trovammo Diocleziano nel palazzo de’ Bagni. Appena mi vide promise al padre mio la pace e la sua protezione, a patto che dovesse dargli me in isposa. Mio padre acconsentì, e ritirateci da lui me ne passò parola, ma io risposi: Non posso, perché ho consacrato a Gesù Cristo la mia verginità.
Diocleziano faceva le più calde premure. Mio padre si portò a lui e gli disse: Filomena non vuol maritarsi. L’Imperatore gli disse:" menate qua la giovinetta, la farò persuadere dalle signore romane." Mio padre si vide forzato e mi condusse. L’imperatore mi ricevé con tutt’amabilità, e poi mi consegnò alle signore romane e mio padre insieme con mia madre dovettero ritirarsi. Quelle signore posero ogni studio per persuadermi di accettare le nozze con Diocleziano, ma vedendo la mia fermezza ne fecero conto all’Imperatore, il quale mi volle alla sua presenza e, vedendosi deluso nelle speranze perché io ero inflessibile a tutte le promesse, mi disse: "Non mi vuoi amante, mi sperimenterai tiranno."
Io risposi: "Non vi curo amante, né vi temo tiranno." L’Imperatore infuriato ordinò che fossi chiusa in carcere ed ogni 24 mi faceva portare pane a acqua.Dopo 37 giorni mi apparve la SS. Vergine e mi disse: "Cara figlia tu resterai ancor 40 giorni in questo carcere e poi sarai esposta a vari martirii; ma l’Arcangelo Gabriele e l’Angelo tuo Custode ti assisteranno e ne uscirai vittoriosa." Compiti i 40 giorni fui esposta nuda alla flagellazione, donde uscita tutta piaghe e mezzo morta mi gettarono in carcere. Ma Iddio presto mi guarì, e il domani mi trovarono affatto sana.
L’Imperatore udendo tutto l’accaduto, mi fece di nuovo interrogare se lo volea per isposo, ma sentendo rinnovarsi il rifiuto montò in maggiore sdegno ed ordinò che fossi saettata.
Segue parte terza.