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venerdì 22 novembre 2013

Dissequestro dell'area boschiva del Cervati chiesta dal Comune di Piaggine


 
Con delibera del 9 novembre 2013,  il Comune di Piaggine decide di dare mandato ad un legale affinché  inoltri al Tribunale di Vallo della Lucania istanza di dissequestro delle particelle boschive di Ha 110 ricadenti in località Temponi-Piano degli Zingari-Monte Cervati. 
Per tali località infatti, mentre  era in atto un taglio boschivo affidato ad una ditta di Teggiano ed un'altra  di Piaggine, il CFS di Vallo della Lucania aveva disposto il sequestro sia dell' area boscata che di 1000 q. di legname tagliato.
Prendendo atto che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania ha convalidato il sequestro delle aree suddette, la giunta comunale ha dato mandato al sindaco di perorare il dissequestro dell'area, poiché tutti i pareri e le autorizzazioni degli organi preposti alla loro concessione (Regione, Comunità Montana, Ente Parco) erano stati acquisiti.

Sembra che il sequestro sia avvenuto poichè le particelle in questione si trovino in zona SIC (sito di interesse comunitario) e ZPS (zona a protezione speciale), quindi patrimonio mondiale dell'umanità e riserva di biosfera.

In effetti, fino agli anni '50 le foreste venivano sfruttate come fonte di energia e per l'industria del mobile, da allora  però la richiesta di legna da ardere è diminuita e la quantità di legname per l'industria si è dimezzato poiché importato da altri paesi.
Oggi i boschi italiani assolvono alla funzione di protezione del suolo contro l'erosione e le frane oltre che di rigenerazione dell'aria e dell'acqua e di regolatori del clima; inoltre hanno cambiato la loro funzione economica poichè come elementi del paesaggio contribuiscono all'attrattiva dei luoghi ed all'incremento del turismo.
Altre funzioni del bosco  sono di conservazione degli habitat della fauna e della flora e quindi delle varietà genetiche ed infatti il Cervati è un monte prezioso per la sua biodiversità.
Il bosco  ci offre sostanze medicinali di elevatissimo valore economico, gli scienziati hanno verificato inoltre che ben 75000 specie di piante forestali sono commestibili e che l'agricoltura trae dalle varietà selvatiche forestali materiale genetico per aumentare la resistenza alle malattie delle colture commerciali.

Tutto ciò per dire che è cambiata la mentalità riguardo al valore del bosco poichè si ritiene che i valori suddetti, anche in termini economici, siano superiori di molto rispetto al valore come produzione di legno.

Questi motivi oltre ad eventuali illeciti, hanno indotto gli agenti del Corpo Forestatle dello Stato, addetti alla tutela ed alla salvaguardia dei boschi, a disporre il sequestro dell'area boschiva.
Quod hodie non est, cras erit!

http://albopiaggine.asmenet.it/download.php?down=1&id_file=1259&id_doc=21161149&sez=10&data1=21/11/2013&data2=06/12/2013&view=si

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