L'on. Tino Iannuzzi ed il prof. Nicola Rizzo |
Piaggine -Lunedì 18 febbraio 2013
Nella sala polifunzionale del Comune di Piaggine si è tenuto il convegno elettorale del Pd a cui hanno partecipato numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali.
Al nostro piccolo borgo dell'alto Cilento, in occasione del suo tour elettorale, l'onorevole Tino Iannuzzi non poteva far mancare la sua presenza..
Lo lega a questa terra non solo la nascita nel paesino di Valle dell'Angelo, ma anche il senso di appartenenza ad una comunità che conserva ancora in sè il seme di quell'umanità che è tipica dei nostri piccoli comuni.
Ad accompagnarlo c' era la consigliera regionale Anna Petrone, anche lei legata, per origini, ai territori del Cilento di cui apprezza il calore umano ed a sostegno dei quali mette in evidenza la necessità di dare risalto ai piccoli comuni che oltretutto stanno a cuore al Pd. "E' necessario - ha detto- ed è doveroso , da parte di chi condivide un percorso, mantenere un rapporto con gli elettori", ma è dovere degli elettori condividere un progetto ed impegnarsi affinché il partito che lo propone- in questo caso il Pd- vinca..
Ad organizzare l'incontro ed a fungere da moderatore, in questo consesso elettorale, è stato il prof. Nicola Rizzo che, dopo i convenevoli ed i saluti ha evidenziato alcune problematiche locali quali la situazione degli idraulico forestali e la mancanza di lavoro che mette in discussione i bisogni primari e la dignità dell'uomo e che nega lo stesso diritto sancito dall'art.1 della Costituzione italiana.
Il consigliere regionale A. Petrone con autorità e cittadini cilentani |
A prendere la parola, in una sala gremita, sono stati il sindaco di Piaggine, gli assessori ed i sindaci dei comuni limitrofi.
E' emersa una situazione piuttosto preoccupante per le nostre realtà che, già soggette allo spopolamento ed al decremento demografico, oggi si vedono totalmente abbandonate dalle istituzioni ed in particolare da Regione, Provincia ed Ente Parco. Le leggi, inoltre, non favoriscono i comuni, c'è dissesto idrogeologico, le strade sono chiuse o lasciano a desiderare, manca il lavoro e la popolazione si impoverisce sempre di più, ci sono emergenze storico-artistiche e non si ha la possibilità di accedere ai finanziamenti.
I soliti, annosi problemi mai risolti e che sembra quasi inutile evidenziare, tanto sono noti, ma tanto sono anche disattesi e distanti da chi ci governa e ci amministra!
Nasce dunque l' esigenza di avere un interlocutore locale a cui i comuni possano far riferimento e tutti esprmono sentimenti di fiducia e di stima nei confronti dell'on. Tino Iannuzzi che si è sempre rivelato un politico, sobrio e sensibile e che offre dignità al nostro territorio.
Viene quindi evidenziata la necessità di votare persone del territorio che non dicono barzellette e sono serie e di cambiare rotta poichè la gestione politica di destra, a livello nazionale, provinciale e regionale, ha aggravato i nostri problemi facendo a scarica barili, addossando la colpa ai comuni che, peraltro,non hanno nè competenza nè risorse per risolvere i grossi problemi legati alla mancanza di strutture idonee, tipo la viabilità, la mancanza di trasporti, lo spopolamento, la mancanza di lavoro e di risorse economiche ecc.
Prende per ultimo la parola l'on. Tino Iannuzzi che manifesta la propria gratitudine e sensibilità verso le popolazioni dei nostri piccoli comuni che lo hanno votato alle primarie.
Ritiene che sia molto significativa la presenza del sindaco, degli assessori e dei consiglieri di Piaggine e degli assessori e sindaci di Sacco, di Valle dell'Angelo, di Roscigno, di Felitto edi Bellosguardo. Afferma che essi costituiscono una risorsa per portare avanti un dialogo che è incominciato a settembre scorso, in occasione della presentazione di un libro curato da lui e che ,però, per continuare, ha bisogno di consenso, ha bisogno di accettare il progetto del Pd..
Bisogna infatti tener presente -dice Tino-che il progetto Italia di Bersani compete con altri modelli:
quello di Ingroia che lascia la magistratura per arrivare a Montecitorio;
quello di Grillo che è il risultato della cattiva politica dei partiti e della indignazione e della protesta delle famiglie in difficoltà e, votandolo, si finisce con l'investire in chi non è. Infatti Grillo ha esperienza, idee e sensibilità personali, ma non potrà portare l'Italia fuori dalle difficoltà, non sa assolutamente nulla dei problemi, lancia slogan ed è inidoneo a realizzare un'ipotesi di governo.
C'è poi l'Italia del Cavaliere che l'on.definisce da film dell'orrore, un'Italia stremata su cui è caduto il discredito internazionale, basata sullo scontro istituzionale, sulla cultura del nemico e sul crollo dell' etica pubblica.
Siamo di fronte all'Italia degli scandali che come fango schizza e colpisce tutti, facendo di tutt'erba un fascio, ma il Pd con quel fango non ha niente a che vedere ed, anche nel comporre le liste, ha fatto scelte
che lo portano fuori da ogni sospetto.
C'è l'Italia di Monti che ha avuto dei meriti e per questo ha ottenuto il sostegno del Pd, ma è l'Italia della tecnocrazia che ha l'ossessione dei conti di bilancio in ordine e dei tagli lineari che hanno portato a risultati iniqui, mentre il nostro paese avrebbe bisogno di lavoro e di maggiore giustizia sociale.
Monti inoltre è il tecnocrate scelto dal parlamento ed è come un arbitro che diventa calciatore e mette la maglietta logorata dal connubio con Fini e Casini.
Di tutt'altra fatta è Bersani che è stato scelto con le primarie ed il cui partito è aperto ed inclusivo, infatti ha saputo accogliere Renzi che nel partito ha portato una carica di freschezza e si è conquistato un ruolo che il Pd ha avuto il piacere di riconoscere.
I tre Petrone: Anna, Nicola e Gilda |
Anche le scelte elettorali fatte dal Pd costituiscono un cammino importante verso l'idea di un partito democratico in cui sceglie il popolo; infatti il 75% dei candidati ha avuto un'investitura diretta ed inoltre l simbolo non contiene un nome individualista, ma la sigla del partito che rappresenta tutti gli aderenti.
L'Italia di Monti è l'Italia dei grandi numeri, della finanza, mentre l'Italia di Bersani è l'Italia giusta in cui chi ha di più deve dare di più.
L'Italia di Bersani è l'Italia degli interventi piccoli, ma certi e sicuri; l'Italia che ha a cuore i piccoli comuni per i quali sono già previste opere di messa in sicurazza degli edifici e di tutela idrogeologica; è l'Italia dell' allentamento del soffocamento del patto di stabilità, e del completamento delle opere già iniziate e mai finite.
Come al solito, a questo punto, l' on. Iannuzzi, nella sua serietà, non fa promesse che potrebbe rischiare di non mantenere, ma invita i sindaci a superare la quotidianità dell'azione amministrativa e ad acquisire l'abitudine ad incontrarsi , non solo per risolvere le emergenze, ma anhe per cercare assieme nuove opportunità. Li invita a sfruttare la legge sull'unione dei comuni, non per eliminarli, ma per gestirli come area comune e pensare in termini di territorio.
Purtroppo sia la Regione di Caldoro che la Provincia di Cirielli sono state assenti o non hanno assunto iniziative forti e non hanno aiutato il territorio, hanno solo fatto promesse vuote come quella dei cinquanta milioni di euro per effettuare stazioni sciistiche sul monte Cervati. In considerazione di ciò, come sindaci, bisogna fare un passo avanti e come Unione dei comuni fare in modo che vengano spostate ai comuni alcune competenze quali l'antincendio, la bonifica del suolo , la prevenzione idrigeologica e la manutenzione della viabilità anche adoperando le risorse umane attualmente in dotazione alle C.M..
La strada maestra per risolvere i problemi consiste nell'avere contatti, aprire le menti, coordinare, sentirsi soggetti attivi della propria terra poichè il senso della comunità è una barriera di difesa.
A. Petrone, T. Iannuzzi, N. Rizzo, G. Petrone |
Purtroppo non ci si è impegnati per fare unità del territorio! Chi ha avuto un ruolo a livello politico, cosa ha fatto? Io - dice l'on. Iannuzzi - ho fatto molto per la sanità a Salerno e per portare a termine un tratto della Salerno/ Reggio Calabria, inoltre ho presentato la legge sui piccoli comuni.Gli altri dov'erano?.
Certo - continua- per la politica i numeri contano, sono inesorabili, ma il buon risultato che possano raggiungere i piccoli centri, per me che sento forte il senso di appartenenza a questa terra, è gratificante poichè la politica è anche cuore e passione.
Al momento, l'unico impegno che sento di assumere è che voglio essere, assieme ad Anna Petrone ed ai colleghi parlamentari, garanzia di regia tramite incontri stabili; ma bisogna sforzarsi di pensare di agire su tutta un'area comune e, con la vostra volontà, dirigerò un modello che è anche quello di Bersani e del Pd.
All'on Tino Iannuzzi ed al Pd diciamo: in bocca al lupo!
Gilda Petrone
Nessun commento:
Posta un commento