DEL VECCHIO CHE ME NE FACCIO:
Qualcuno diceva " un vecchio che muore è una biblioteca che si chiude"
Quanta saggezza, quanto sapere ci sono nelle parole dei vecchi, quanta fatica, quanti sacrifici per portare a conclusione un progetto!
Ciò che noi siamo oggi lo dobbiamo ai nostri avi, ai nostri nonni. La nostra realtà affonda le radici nella storia dei nostri padri.
Un albero senza radici non regge ed alla prima piccola brezza cade. Allora non tagliamo le radici agli alberi, non gettiamo via il passato, non rottamiamo i vecchi come fossero oggetti usa e getta del consumismo.
Sappiamo accettare ed apprendere i loro consigli, le loro conoscenze. Impariamo a rispettarli come persone che col loro pesante fardello sono quasi giunti al culmine del loro cammino e forse hanno bisogno di aiuto! Amiamo i vecchi!!!
Gilda Petrone
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