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martedì 17 settembre 2013

Cannalonga e la Frecagnola

  Ogni anno, il sabato che precede la seconda domenica di settembre,  Cannalonga si veste a festa, vivendo la magia della fiera ultracentenaria della  "Frecagnola".

Piazza del popolo

La festa risale al XV secolo quando era chiamata "Fiera di Santa Lucia" poiché si teneva il 13 dicembre.
Il nome "frecagnola" però si fa risalire alla metà del 1600, allorquando il governatore dello stato di Novi da cui dipendeva il territorio di Cannalonga, costrinse i giovani del luogo ad arruolarsi e, poichè ciò avveniva a settembre, quando ferveva il lavoro nei campi, ciò era considerata una fregatura, donde "frecagnola".

Palazzo Mogrovejo
Essa costituisce un appuntamento importante per commercianti ed artigiani, oltre che per i turisti; infatti nei vicoli si allestiscono le baracche che propongono la degustazione e l'acquisto di prodotti tipici , di dolci locali  e dell'ormai famoso ed ottimo bollito di capra, antico piatto dei contadini locali.


  Bollito di capra cilentana    
                                                                  
Alla vostra destra il sindaco di Cannalonga, 
prof Toribio Tangredi ,con il prof. Pasquale
 Rizzo e la prof.ssa Gilda Petrone ( presidente
 dell'as sociazione "Il Cuore del Cilento")

Palazzo Torrusio dimora del vescovo Vincenzo Torrusio plenipotenziario alla corte dei Borboni di Napoli
Scala in pietra nel borgo antico        


         Passeggiata
                                                          nei vicoletti

Pasquale Rizzo, Di Nardo Giuseppe ed il suo bel cavallo


Imponente arcata del palazzo Torrusio che
permette l'accesso alla piazza

Già Via Capo, oggi  G.iovanni XXIII



La bellissima piazza del popolo 


Via Fontanella


Arco prospiciente Piazza del Popolo


FIERA














Le baracche
Giovanni De Vita titolare della baracca "Pina e Giovanni"


Staff della " Baracca Pina e Giovanni"





Casa costruita su sperone di roccia


Gli zampognari

Zia Maria Cortazzo " cu li munnuli e l'areana" e zio Carmine Rea "cu cuddara, bastuni e nacchere"









Campanile della chiesa dell'Assunta




Artigianato del ferro battuto





Palazzo Cafaro

Pasquale Rizzo con le "zie" di via Fontanelle




























Prof. Nicola Maiese ed ex sindaco Gigi Pasca



















La Frecagnola però non è solo una manifestazione fieristica, ma anche un evento culturale e socializzante, infatti nei cinque giorni in cui si svolge, si alternano momenti di musica folk cilentana 






Foto

con incontri culturali legati alla storia ed alle tradizioni locali. Dal 2010 è stato istituito il premio Pietro Carbone(poeta e scrittore cilentano) che consiste nell'assegnare una targa a chi abbia offerto un contributo importante per la crescita del territorio.





Quest'anno, dal 4 all' 8 settembre i turisti hanno potuto ammirare una mostra delle tele di uno dei più grandi pittori cilentani vissuto a cavallo tra il XVII e XVIII sec. ossia Paolo De Matteis. La mostra, dal titolo "Religione e mito" ha offerto due percorsi: sacro e mitologico.









Le opere sacre sono state esposte nella chiesa di Santa Maria Assunta, mentre le opere mitologiche nel cortile del palazzo Mogrovejo.

Chiesa di Santa Maria Assunta

Le opere sacre di De Matteis 
 Nella chiesa sono esposte le opere del grande pittore cilentano Paolo De Matteis, nato a Piano Vetrale nel 1662 e morto a Napoli il 1728.
I quadri, tranne uno, sono copie e rappresentano: La fuga in Egitto che è un capolavoro della produzione giovanile e che presenta , sullo sfondo, uno sperone roccioso su cui è adagiato Gioi.
Spesso l'artista dipinge nei suoi quadri elementi del paesaggio cilentano rivelando l'attaccamento e l'amore per la propria terra. 
Altri capolavori sono il San Giovanni giovane, la splendida Annunciazione, la Sacra Famiglia e San'Antonio; mentre il capolavoro mondiale - La deposizione di Cristo morto - con i suoi effetti caravaggeschi e tridimensionali , abbiamo potuto ammirarlo nel museo diocesano di Vallo della Lucania.
Gioiello della mostra di Cannalonga è il quadro sottostante, autentico e non in copia, che rappresenta un bellissimo volto di Madonna
Foto: La Vergine Orante  "Paolo De Matteis" il giorno 7/8 settembre Chiesa di Cannalonga  fiera la Frecagnola
La vergine orante




Quadro autentico che rappresenta il bellissimo volto della Madonna che Paolo  De Matteis (allievo del famoso Luca Giordano).dipinse quando, ormai artista maturo,  sembrava considerare superfluo il pennello.  Egli infatti adoperò la tecnica della tempera sotto vetro con tiraggio di bastoncini che fanno risaltare la bellezza e la lucentezza dei colori. Il dipinto rappresenta la vergine orante, una semplice e dolce fanciulla che nel ricevere la notizia di essere stata prescelta come madre di Gesù, ha un momento di smarrimento e si chiude in se stessa. La tela è stata esposta per la prima volta a Cannalonga, dove si è scoperta, sul retro, una diversa immagine di Madonna. Ciò è dovutao al fatto che, durante la seconda guerra mondiale, un tedesco cercò di trafugare il dipinto originale coprendolo con una tavoletta e mostrando l'altra immagine, ma l'inganno fu scoperto, il quadro venne sequestrato e rimase in Italia.
















 







Oltre alla mostra su De Matteis, nella chiesa, possiamo ammirare tele e statue lignee del '600,
affreschi ed il prezioso organo.






La chiesa custodisce inoltre reperti di epoca paleolitica



La mostra delle opere  mitologiche di De Matteis
viene effettuata nel cortile del palazzo  ducale Mogrovejo dove si possono ammirare: affreschi che rappresentano il patrono del paese San Toribio Mongrovejo, statue di pietra, sculture di Luigi Vigorito e sculture in gesso, pietra, marmo e legno del laboratorio dell'Accademia delle arti di Cannalonga.


 

Quadro mitologico che rappresenta Pan e Siringa

Cortile del palazzo Mogrovejo

Dott. Beppe Foglia, attento osservatore della mostra nel cortile Mogrovejo
Cortile del palazzo Mogrovejo







Cortile del palazzo Mogrovejo con esposizione di quadri


A sinistra Dott. Domenico Pizzolante presidente dell'Ente Fiera

Don Luigi Rossi, dott. Pizzolante e priore Sabato Cossa
Come conclusione delle manifestazioni  culturali c'è stata, nell'ultimo giorno, la rievocazione storica degli eventi del brigantaggio postunitario col "Processo a Giuseppe Tardio" capobrigante cilentano.
Ideatori del processo sono gli avvocati Marco Fimiani e Franco Castiello, mentre a rappresentarlo, oltre ai suddetti avvocati che hanno tenuto l'arringa, c'è stata la corte giudicante formata dal prof. Don Luigi Rossi nel ruolo di presidente, la prof.ssa Marilù De Luca e la preside Greco come giudici, il prof. Pasquale Rizzo che ha impersonato l' imputato Giuseppe Tardio.
Verdetto finale: condanna.
 La ricostruzione delle dinamiche processuali  a mio avviso, sono servite non solo a fornire un giudizio obiettivo ed a fare chiarezza sulla figura di Tardio e del brigantaggio, ma anche a stimolare riflessioni sull'attuale periodo storico meridionale.

Ad arricchire la festa, però,contribuisce sicuramente la giovialità degli abitanti e la bellezza e preziosità del piccolo  borgo che si affaccia sul mare di Elea.
Entrando nel paese si può ammirare il settecentesco palazzo Torrusio con la facciata dominata da eleganti torri e, proseguendo sotto l'arcata imponente, si giunge nella incantevole Piazza del Popolo su cui si affacciano: il cinquecentesco Palazzo della famiglia Mongroveja ,di origini spagnole, che dominò il casale di Cannalonga dalla fine del '600 per circa due secoli . Sulla stessa piazza troviamo  la chiesa dell'Assunta che custodisce tele e statue lignee del '600 e reperti archeologici di età paleolitica.
                                                                                                    (Gilda Petrone)
Se vuoi saperne di più clicca sui link

Cannalonga Frecagnola mercato boario


Mimmo Pizzolante

Sindaco Tangredi

Gastronomia e musica

Processo a Tardio 

Manifesto della "Frecagnola"
con Gianni Morandi ospite della festa 
Ogni anno l'Ente Fiera, guidata dal presidente dott. Domenico Pizzolante, sceglie un argomento culturale da trattare. Quest'anno il tema conduttore è l'arte con riferimento ad artisti cilentani ed internazionali.
Il manifesto della fiera rappresenta l'opera " Io e il villaggio" del pittore russo, naturalizzato francese Chagall.
In questo dipinto lo spazio è diviso in triangoli che convergono al centro verso il muso della mucca. Al profilo verde di Chagall si contrappone, in un intrecciarsi di sguardi, il profilo della mucca nella cui mandibola è inserita l'immagine di una donna che munge.
Sullo sfondo, in alto, compaiono due figure, un uomo con la falce ed una donna a testa in giù, mentre le case del villaggio sono disposte ad arco ad indicare la curvatura della terra. L'artista, attraverso l'immagine ed il colore ci trasporta in una realtà dove uomini ed animali vivono in armonia e ci fanno pensare alle comunità campestri del nostro Cilento, dove il tempo è scandito dai ritmi della natura. Questo mondo rimane indelebile nel ricordo di chi è costretto a lasciarlo, come l'artista russo e come i nostri emigranti; questo mondo, nella sua semplicità e nella bellezza vergine, spinge  i Cilentani ad amarlo tanto da "cantarlo" in tutte le forme di arte e di cultura.

FINE